Porta di Brandeburgo
La Porta si trova all’inizio dell’ “Unter den Linden”, il lungo viale che taglia il Mitte, il quartiere centrale di Berlino. Deve il proprio nome allo stato federato del Brandeburgo, di cui si trova la capitale della Germania.
Costruita a partire dal 1778, la porta è alta 26 metri e larga 65 metri; le colonne hanno un diametro di quasi 2 metri e creano ben cinque strade di passaggio.
Tutta la porta è in stile dorico-romano semplificato, e l’architetto Carl Gotthard Langhans si è ispirato ai Propilei di Atene e all’arte ellenistica.
La porta di Brandeburgo è sormontata da un celebre gruppo di statue in bronzo che formano la “Quadriga della Vittoria”, opera dello scultore di Johann Gottfried Schadow. L’intero gruppo forma una Vittoria Alata trainata da 4 cavalli che è considerata un simbolo di pace. La Quadriga fu portata a Parigi da Napoleone nel 1806 e restituita nel 1814. Divenne il simbolo della vittoria e la statua della dea fu dotata di un'asta recante aquila prussiana e una corona d'alloro.
Durante la Seconda Guerra Mondiale la Porta di Brandeburgo e la Quadriga furono notevolmente danneggiate dai bombardamenti e quindi successivamente ricostruite secondo il progetto originario.
Al momento della divisione della Germania la porta faceva parte della Repubblica Democratica Tedesca e fu cambiata la posizione della Quadriga: inizialmente rivolta verso ovest fu girata ad est.
La Porta di Brandeburgo è stato il palcoscenico di importanti momenti storici a livello internazionale: sotto i suoi archi sono passati importanti eserciti, parate militari e stormi di operai in rivolta, è stato il simbolo della nascita del secondo Reich, così come dell'ascesa al potere di Hitler.
Essa rappresentò il simbolo della divisione della Germania e della successiva riunificazione: fu infatti chiusa nel 1961 per la costruzione del Muro di Berlino e poi riaperta nel dicembre del 1989 dopo la caduta del muro.
La “Brandenburger Tor” è ben illuminata di notte e diventa ancora più imponente e suggestiva.
