Johannes Brahms
Nato in una famiglia modesta che capì subito il suo talento artistico, Brahms in pochi anni raggiunse il successo internazionale. Egli concepiva la musica in senso poetico: per lui comporre musica era il mezzo con cui esprimersi nel modo migliore, con cui poter esternare i propri sentimenti ed emozioni e con cui poter descrivere il mondo circostante.
Le opere di Bramhs hanno quindi molte sfumature e hanno anime diverse: l’atmosfera delle saghe tradizionali tedesche, le leggende popolari, accenti epici ed eroici, malinconia, felicità, amore, allegria e tragicità. Ogni cosa prende vita magistralmente nelle opere di Bramhs ed è proprio questa l’eredità principale del compositore tedesco: mettere in musica tute le naunces della vita.
Quasi cinquant’enne Bramhs abbandonò al composizione musicale per dedicarsi alla direzione d’orchestra, promosse lo studio della musica classica e si dedicò alla storia della musica.
La produzione di Bramhs si compone di opere per pianoforte e concerti per orchestra – tra cui “Concerto Opera 15 in re minore”, “le Serenate Opera Il e Opera 16”, il “Sestetto Opera 18” – sinfonie e un’ouvertures “Accademica Opera 80”; compose anche “lieder” e musica da camera, intermezzi, fantasie e rapsodie per pianoforte.
Tutto questa produzione ha rappresentato materia di studio e ispirazione per gli autori successivi e i romantici di tutta l’Europa. Tuttavia, parte della sua produzione è però andata distrutta: fu lo stesso Brahms distrusse tutto quanto aveva scritto e composto prima dei diciannove anni e anche parte dei suoi ultimi lavori.
Durante la sua vita, Brahms incontrò numerosi musicisti suoi contemporanei, fra cui Schumann con cui strinse una bella amicizia, tanto che negli anni della sua infermità mentale gli fu accanto. In questo periodo a casa Schumann, Brahms si innamorò della moglie Clara, unico e grande amore della sua vita.
