Hans Werner Henze

Henze è nato nel 1926 in Germania ma ha vissuta al maggior parte della sua vita in Italia, a Montepulciano. Genio della musica, tuttora le sue opere dominano la scena internazionale ed egli è considerato uno dei maggiori compositori della seconda metà del Novecento, a livello mondiale.

Talento precocissimo – già a 12 anni componeva musica e a vent’anni la sua prima opera, un concerto da camera per pianoforte, flauto e archi fu un grande successo. Henze ha uno spirito cosmopolita lo porta spesso a contatto con realtà musicali diverse e a collaborare con artisti di fama internazionale: studiò a Heidelberg e a Parigi, visitò Londra e altre città inglesi per poi trasferirsi definitivamente in Italia nel 1953.

Henze ha composto soprattutto forme musicali tradizionali classiche e nella sua produzione artistica si contano sette sinfonie, sei concerti, musica da camera, opere e balletti. La conoscenza delle lingue gli ha permesso di scrivere libretti in italiano, inglese e tedesco e raggiungere così un pubblico molto ampio. All’interno di queste opere però egli sperimenta un linguaggio originale, armonico e lirico allo steso tempo.

Ai primi anni del suo trasferimento in Italia, appartengono le opere “König Hirsch” e “Der Prinz von Homburg da Kleist”, il balletto “Undine” e l’opera “Elegy for Young Lovers” del 1961 su libretto di Auden, con cui collaborerà più volte, le cantate “Kammermusik” (musica da camera) e la “Cantata della fiaba estrema” del 1963. Intorno a questo periodo scrive anche l'opera comica “Der Junge Lord”, satira della società del suo tempo.

Henze è un uomo attento alla società e agli avvenimenti storico-politici: i fermenti degli anni Sessanta e le sue idee marxiste trovano spazio all’interno di opere come “El Cimarrón” scritta dopo un soggiorno per lavoro a Cuba nel 1970, “We Come to the River” in cui drammatizza il conflitto di classe e “La zattera della Medusa”, oratorio drammatico dedicato a Che Guevara.

Henze sostiene vivamente il carattere popolare e divulgativo della musica. Con questo intento negli anni Settanta fonda il “Cantiere d'Arte di Montepulciano” e ogni anno vi organizza un festival di musica popolare. Inoltre scrive opere per bambini, come “Pollicino” per avvicinarli alla musica.

La ricchezza espressiva delle opere di Henze degli ultimi decenni è una rielaborazione di modelli musicali passati, eloquente connubio di passato e presente realizzato in opere per orchestra come “Heliogabalus imperator”, “Tristan”, “Aria de la folía española”, “The English Cat”.
Una delle sue oper più recenti “ Upupa oder Der Triumph der Sohnesliebe” è stata presentata al Festival di Salisburgo nel 2003 con un grandissimo successo di pubblico a livello internazionale.