Richard Wagner
Nato a Lipsia nel 1813, Wagner compì in questa università parte di suoi studi anche se studiò musica quasi completamente da autodidatta. La vita di Wagner è contraddistinta da due diversi periodi: il primo caratterizzato da ristrettezze economiche e dalle critiche per le sue composizioni musicali e il secondo periodo segnato dall'amicizia con il re di Baviera e dalla lenta affermazione del successo.
Durante la sua vita visitò Londra, Parigi, Zurigo e Venezia conoscendo realtà musicali nuove e traendo spunto dai viaggi per le sue opere. Cagionevole di salute, durante un suo soggiorno a Venezia morì improvvisamente nel febbraio del 1883.
Le opere principali di Wagner possono essere divise in opere liriche/melodrammi e gli scritti teorici. A quest’ultimo gruppo appartengono “L'arte e la rivoluzione”, “L'opera d'arte dell'avvenire”, “Arte tedesca e politica tedesca”, “Religione e arte” e un’interessante autobiografia, “La mia vita” dettata alla moglie e pubblicata postuma.
Tra le opere musicale di Wagner ricordiamo: "Rienzi, l'ultimo tribuno”, “L'olandese volante” (o “Il vascello fantasma”), "Tannhäuser” e “La disfida dei cantori sulla Wartburg”, “Lohengrin”, “Tristano e Isotta”, “I maestri cantori di Norimberga”, “Parsifal” e la celebre “L'anello del Nibelungo” che comprende la tetralogia “L'oro del Reno”, “La Valchiria”, “Sigfrido” e “Il crepuscolo degli Dei”. Quest’ultima opera è l’emblema del “wagnerismo”: basata sul “Nibelungenlied”, un’epopea medievale tedesca, rappresenta una grandiosa architettura in cui musica, canto, poesia, recitazione e psicologia si fondono.
L’opera di Wagner è composta da un mosaico di temi conduttori, “leit motiv”, che vivono negli uomini, nelle persone, nelle cose e si vivificano sulle scene come elementi di coesione drammatico-musicale, determinando così un forte pathos e coinvolgimento del pubblico. Questa sua caratteristica dell’opera di Wagner pertanto costituisce una delle più significative espressioni del Romanticismo in musica.
